Happening 2018: giovedì 21 giugno alle ore 18.00, presso la SSD Europa un mini torneo multisport a favore dell’inclusione e contro il razzismo.
I giovani under 12 e under 16 della Polisportiva SSD Europa e i giovani di Tam Tam della Castel Volturno Basket si sfideranno in nome dell’inclusione e contro il razzismo.
Due partite di calcetto e due partite di pallacanestro: un mini torneo multisport che si concluderà con un aperitivo per tutti.
Un quadrangolare che rappresenta un momento importante contro il razzismo e a favore dell’inclusione; grazie allo sport si può dare a tutti la possibilità di un riscatto e di una crescita che tenga conto delle esigenze di ognuno.
Gli organizzatori sono molto lieti di essere riusciti a realizzare questo importante progetto.
Antonio Romano, Presidente della Fondazione Romano Guardini di cui la SSD Europa fa parte, ha infatti dichiarato che questo evento costituisce un aspetto fondamentale, perché attraverso lo sport si riesce ad abbattere le barriere sociali e a dare un’opportunità importante di riscatto a questi ragazzi.
Di tutte le doverose iniziative, per prevenire e combattere il razzismo e favorire una inclusione reale e non una “indifferente tolleranza”, l’educazione dei giovani alla convivenza solidale è la vera chiave di volta. Una tale educazione si realizza comunitariamente tenendo conto di tutti i fattori che concorrono ad una crescita armonica dei giovani. Lo sport, fra questi, è un fattore assolutamente da non trascurare.
Massimiliano Antonelli, fondatore della Tam Tam, Basket, è sempre disponibile a offrire ai suoi atleti nuove esperienze, e non solo di carattere sportivo, in quanto convinto che per una formazione completa è indispensabile l’incontro con diverse esperienze e soggetti.
Antonelli si trova a proprio agio ad interagire con la SSD Europa, un luogo di formazione e divulgazione dello sport che si realizza sia attraverso lo sviluppo di nuovi progetti sportivi, sia attraverso l’attivazione d’iniziative di raccordo pedagogico, curricolare e organizzativo a favore della continuità e dell’unitarietà della persona da educare.
Massimiliano Antonelli, ex cestista di Serie A , nel 2016, insieme ad alcuni collaboratori, ha avviato una leva gratuita di basket dedicata ai figli degli stranieri che a causa delle condizioni di vita sociali al limite della precarietà non avevano mai avuto la possibilità di praticare alcuno sport. E ha scelto di istituirla in uno dei territori più complicati della Campania, se non d’Italia, a Castel Volturno.
Tuttavia il progetto lo scorso anno ha rischiato di scomparire in quanto il regolamento FIP prevedeva che per ogni squadra del settore giovanile non potevano essere iscritti più di due atleti stranieri e i ragazzi della Tam Tam, seppure nati tutti in Italia ma da genitori stranieri, sono considerati tali anche loro.
La perseveranza e la caparbietà hanno premiato e, anche grazie ad una campagna mediatica risultata dirompente, è stata inserita nella legge di stabilità del governo del dicembre 2017 la norma denominata Tam Tam: tale norma dal prossimo settembre consentirà a tutti i ragazzi stranieri che frequentano la scuola italiana di poter partecipare senza alcun limite ai tornei federali di ogni disciplina sportiva.
Insomma, una battaglia di civiltà partita da Castel Volturno e che ha trascinato l’intera Italia, dove ci sono ben 500mila ragazzi che da quest’anno potranno praticare sport federali grazie alla sfida vinta dalla Tam Tam.
Ieri al mini torneo tra i ragazzi della Polisportiva SSD Europa e quelli della TAM TAM Castel Volturno Basket è stato evidente che la vera chiave di volta per prevenire e combattere ogni forma di indifferenza e cinismo è l’educazione dei giovani alla convivenza solidale e rispettosa di tutti.
Una tale educazione si realizza comunitariamente tenendo conto di tutti i fattori che concorrono ad una crescita armonica dei ragazzi. Poi occorrono persone con una vera passione educativa e amore a chi si incontra. A tal proposito l’incontro con Massimiliano Antonelli, ex campione di pallacanestro, nazionale e scudettato con la Virtus Bologna, è stato sorprendente. Ci ha colpito la sua umanità, il suo realismo, la sua opera educativa con i ragazzi di strada di Castel Volturno ed in particolare la sua attenzione ad ognuno dei ragazzi. Grazie davvero a questo grande campione e grazie anche al nostro Mister Carmine Vella che con determinazione ha permesso a tutti noi di vivere una giornata eccezionale.Antonio Romano, Presidente Fondazione Romano Guardini - Napoli, 22 Giugno 2018
Bianchi e neri, sfida antirazzista con il basket a Napoli
L’iniziativa al Sacro Cuore da un’idea di Carmine Vella raccolta da Max Antonelli
Avete presente il film Glory Road? Che rievoca la mitica finale del 1966 nella Ncaa quando i coloured del Texas Western sfidano un team decisamente più “borghese” come quello di Kentucky. Bianchi contro neri, la classe operaia contro quella dirigente. Vomeresi contro immigrati, figli di professionisti contro figli di contadini, secondini o operai. Un incontro-scontro visto allo stesso modo e alla stessa maniera sul playground del Sacro Cuore al Vomero dove la Fondazione Romano Guardini presieduta da Antonio Romano segue nello sport con passione 700 ragazzi e ragazze tra calcio, basket, ginnastica artistica, danza, pattinaggio e altre attività riunite nella società sportiva dilettantistica Europa. Quello però che è successo sul selciato del campetto di corso Europa è speciale. Un’idea lanciata da Carmine Vella, ex cestista di buon livello con trascorsi anche in serie A con la Napoli dei canestri di Pasini e Carmenati, e raccolta da Massimo Antonelli, campione d’Italia con la Virtus Bologna nel ’75 e capitano del Napoli basket negli anni 80 che guida ormai da più di anno con successo il Tam Tam basket, club di pallacanestro di Castel Volturno che annovera nelle proprie giovanili tutti ragazzi di origine nigeriana figli di immigrati. Quattro partite tra calcio e basket dove s’incrociano prima i nati tra il 2005 e il 2006 e poi quelli quasi maggiorenni nati nel 2001. Succede quindi che Matteo se la deve vedere sotto canestro contro Jeffrey così come Honesty e Destiny affrontano Simone e Fabrizio. Matteo, Simone e Fabrizio all’inizio sono più spavaldi poi appena beccano qualche canestro di troppo dal team di Antonelli s’intimidiscono. Solo una ragazza, Azzurra Messina, cerca di tenere botta allo strapotere fisico del Tam Tam che recluta tra le sue fila un ragazzo che sfiora i due metri come James, il “Mutombo” di Castel Volturno. Alla fine delle sfide miste tra calcio e basket il terzo tempo e poi una danza hip hop che fa diventare il playground come una piccola discoteca. Tutto magnifico in barba al razzismo che non si è mai spento e anche al classismo che invece persiste anche in una città che dovrebbe essere evoluta come Napoli.
Articolo pubblicato sul Corriere del Mezzogiorno il 25 Giugno 2018.